La nostra missione è cambiare le vite

Come impresa sociale, siamo in missione per migliorare le prospettive di impiego di persone neurodivergenti.

Crisi di disoccupazione

Vi è una grande carenza di occupazioni per autistici. Si stima che meno del 10% di persone autistiche hanno un impiego soddisfacente che corrisponda ai loro studi.
 
Ricerche condotte da organizzazioni come la National Autistic Society rivelano che la grande maggioranza delle persone autistiche vuole lavorare e ha molto da offrire; purtroppo, essi si trovano davanti a barriere come complessi processi d’assunzione, mancanza di supporto al lavoro, poca consapevolezza dell’autismo nelle aziende e pregiudizio dei datori di lavoro.

La nostra mission

  • Affrontare le disuguaglianze nell'occupazione lavorativa degli adulti neurodivergenti e dimostrare i vantaggi della neurodiversità nel mondo.

L'ecosistema dell'impiego per adulti neurodivergenti non funziona

47%

delle persone autistiche mascherano il loro autismo, non sentendosi a proprio agio nel rivelarlo ai datori di lavoro (auticon and Deloitte, 2021)

60%

delle aziende temono di dare un supporto e agevolazioni sbagliate per impiegati neurodivergenti. (NAS, 2016)

20%

della forza lavoro globale è neurodivergente e richiede supporto aggiuntivo per dislessia, autismo e ADHD. (British Medical Bulletin, 2020)

48%

sono soggetti a bullismo, discriminazione e molestie in ufficio.
(NAS, 2016)

Meno del 10% delle persone autistiche hanno un impiego soddisfacente che corrisponda ai loro studi.

Aiutando le aziende a diventare una destinazione per talenti neurodivergenti, auticon raggiunge i traguardi della sua mission.

L'occupazione cambia le vite

Crediamo che cambiare una vita sia il punto di partenza per cambiare la società. Per questo motivo valutiamo il nostro impatto sociale attraverso la differenza che auticon fa nella vita dei nostri colleghi autistici, l’impatto che ha sulle organizzazioni clienti e il ruolo che svolge nel creare consapevolezza sulla neurodiversità nella società. Le sezioni seguenti riportano i risultati ottenuti in ciascuna di queste aree.

Il 15-20% della popolazione mondiale è neurodivergente. Si stima che il 2% sia autistico. Nonostante molte persone autistiche siano talentuose, qualificate e desiderose di lavorare, solo il 29% delle persone autistiche lavora a tempo pieno. All’interno della forza lavoro autistica, la stragrande maggioranza è sottoccupata e svolge lavori per i quali è troppo qualificata.

Qualità di vita migliorata87%
Si sentono supportati al lavoro92%
Si sentono più confidenti79%
Sentono che possono essere loro stessi al lavoro82%
Copyright by Urs Graber, Die Schweizerische Post

Definire l'autismo

L’autismo influenza la percezione, la cognizione e le emozioni di una persona. Siccome ogni individuo ne è soggetto in modo diverso, lo chiamiamo spettro autistico. Come ogni persona, anche le persone autistiche hanno personalità uniche. Lo spettro è tridimensionale e la diversità al suo interno è infinita. Questo spiega perché auticon ha un approccio centrato sulla persona: noi vogliamo creare posti di lavoro che funzionino per le persone come individui, piuttosto che applicare la formula “uguale per tutti”.

“L’autismo non è un adittivo che modifica un cervello neurotipico, non è un super succo, è un’intera prospettiva.” – Aidan

Condizioni neurodivergenti

Autismo e altre condizioni co-occorrenti come ADHD, dislessia, ansia e depressione possono influenzare le capacità di una persona in un colloquio di lavoro, in situazioni sociali con colleghi, e nel gestire deadlines. Oltre a questo, problemi di salute mentale come ansia e depressione sono fattori distinti. Secondo le stime, il 20% (British Medical Bulletin, 2020) delle persone si riconosce neurodivergente.
 
Questo rende molto probabile che stiate lavorando con qualcuno neurodivergente. Le persone neurodiverse sono influenzate durante tutto il ciclo di vita dell’impiego: dal fare domanda al processo di assunzione, fino al mantenimento del posto di lavoro.

“La neurodiversità è un argomento per l’intera società. Anche le persone considerate ‘normali’ pensano in modo diverso da altri e hanno da compensare e mascherare. La discussione sulla neurodiversità può essere a beneficio di tutti.” – Benjamin

Supportare l'individuo

Qualora una persona autistica veda la sua condizione come una disabilità o no dipende dall’individuo. Alcuni movimenti di autosostegno e orgoglio autistico non vedono le persone autistiche come disabili, vedono l’ambiente circostante come il fattore limitante. Per altri, l’autismo in sè può essere molto disabilitante. In ogni modo, è importante riconoscere che tutte le persone autistiche hanno la possibilit di migliorare le proprie condizioni di vita.

“Il cambio più grande per me, da quando sono entrato in auticon, è stato il non dover convincere le persone che ho bisogno di agevolazioni.” – Brooke

I nostri clienti sperimentano un cambiamento

I nostri clienti sperimentano i nostri team autistici in prima persona, raggiungendo risultati nel campo della diversity e abbattendo stereotipi. Proprio per questo, auticon costruisce consapevolezza sulla neurodivergenza, migliora le pratiche interne, e contribuisce al successo dei nostri clienti attraverso il lavoro dei nostri consulenti. “Ora comprendo molto meglio il contributo positivo che una persona autistica può portare,” ha risposto uno dei nostri clienti nel nostro recente Impact Report survey, “e cosa sia realmente l’autismo.”

 

 

Dicono che la loro percezione sull'autismo è cambiata68%
Dicono che si sentono più confidenti a lavorare con autistici81%
Comprendono molto meglio la neurodiversità85%
Dicono che auticon ha avuto un impatto positivo sulla loro cultura73%

Riconosciuto da scienza e accademia

“È un’ispirazione vedere la crescita di auticon nel Regno Unito e nel resto del mondo. Auticon ha il potenziale per trasformare le vite da una sensazione di esclusione sociale che accompagna la disoccupazione al senso di inclusione e di essere valutati per i propri talenti attraverso impieghi di alta qualità. L’impiego migliora anche la salute mentale e l’autonomia, attraverso l’indipendenza finanziaria. Anche le aziende clienti ne beneficiano, grazie alla diversità e originalità che gli impiegati autistici portano al lavoro. Sono orgoglioso di essere un consulente per il gruppo auticon.”

– Professor Simon Baron-Cohen
University of Cambridge

Ascolta le voci #actuallyautistic nel podcast auticon

“Autismo: conversazione con auticon” è un nuovo podcast di Auticon, una consulenza IT globale dove tutti i consulenti sono autistici. La serie ha l’obiettivo di spronare la consapevolezza delle realtà dell’autismo sul luogo di lavoro, dai meriti nell’assumere talenti neurodiversi, fino ad alcune delle sfide più comuni affrontate da adulti autistici esplorando il posto di lavoro. Condotto da Carrie Grant, ogni episodio presenta interviste con le voci più importanti sull’autismo, incluse figure dal mondo del business, influencers dei social media e studiosi accademici sull’autismo.

L'autismo non è un errore di sistema,
è un diverso sistema operativo

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