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Ogni persona autistica e i suoi tratti sono unici. In verità, l’autismo non ha “sembianze” o un solo insieme di aspetti, punti di forza o problemi. In auticon, i nostri dipendenti hanno interessi molto vasti e differenti, anche come esperti tecnologici e noi siamo rispettati per questo.
I consulenti di auticon sono supportati dai nostri job coach che si assicurano che l’ambiente di lavoro permetta di lavorare nel loro pieno potenziale professionale. I nostri job coach promuovono inclusione e benessere e sono fondamentali nell’assicurare che i nostri consulenti si sentano supportati nei loro compiti. Soprattutto, forniscono ai clienti supporto e informazioni riguardanti l’autismo sul luogo di lavoro e possono mediare nel feedback tra il cliente e il consulente.
I nostri Job Coach hanno un background in psicologia clinica, coaching, pedagogia ed educazione professionale.
Se non trovi l’offerta lavorativa giusta per te, non ti preoccupare! Inviaci il tuo CV, oppure un tuo video o audio.
Invio candidatura
Il processo di recruiting di auticon inizia con l’invio da parte del candidato di una domanda formale via mail che include un curriculum vitae, una lettera di presentazione e, ove possibile, una conferma della diagnosi di autismo.
La maggior parte delle persone inviano la loro candidatura su indicazione del clinico che ha effettuato la diagnosi oppure che ha in trattamento il candidato.
Incontro informativo
Dopo aver esaminato la documentazione ricevuta, i candidati saranno invitati ad un incontro conoscitivo. Dopo tale incontro, i candidati interessati verranno ammessi a partecipare ad un test di valutazione delle capacità logiche e attentive.
Valutazione delle competenze
L’analisi delle competenze si svolge in remoto e consiste in un test di matrici logiche che permette di identificare i punti di forza dei candidati. Sulla base dei risultati ottenuti, i candidati verranno invitati a partecipare all’ultimo step del processo di selezione: il workshop.
Workshop
La fase finale della valutazione dura cinque giorni e consiste in un workshop di simulazione di lavoro aziendale in cui vengono valutati aspetti legati alla comunicazione e alle soft skills. Durante il workshop i candidati auticon lavorano su compiti individuali e di gruppo con altri candidati al fine di sperimentare le modalità di lavoro presso i nostri clienti, interagire con il resto del team, gestire le situazioni di stress e utilizzare i propri punti di forza in modo mirato. Il workshop si conclude con un colloquio di restituzione sui punti di forza e sulle aree di miglioramento dei singoli candidati e sulla eventuale possibilità di lavorare in auticon.
In seguito, offriamo la possibilità di ampliare le competenze professionali in base alle conoscenze individuali e in previsione delle necessità dei progetti per i nostri clienti (ad es. certificazione per il software testing secondo gli standard ISTQB).
Manuel è stato uno dei primi assunti nella sede di auticon Italia nel 2019: prima di entrare a far parte del team auticon, aveva svolto alcuni lavori da libero professionista nel campo elettrico di bassa tensione ed automazione industriale senza però riuscire a trovare una reale stabilità e una condizione di benessere. Manuel spiega che durante le sue precedenti attività lavorative si trovava in situazioni che faceva fatica a gestire e gli creavano un forte sovraccarico sensoriale ed emotivo.
E’ appassionato di informatica e ha studiato programmazione e testing. Manuel racconta: “Prima di auticon sentivo che non riuscivo a lavorare nel pieno delle mie potenzialità, oggi mi sento soddisfatto e gratificato dal lavoro di testing che svolgo e so che posso sempre contare sul supporto dei job coach.”
Crediamo che cambiare una vita sia il punto di partenza per cambiare la società. Per questo motivo valutiamo il nostro impatto sociale attraverso la differenza che auticon fa nella vita dei nostri colleghi autistici, l’impatto che ha sulle organizzazioni clienti e il ruolo che svolge nel creare consapevolezza sulla neurodiversità nella società. Le sezioni seguenti riportano i risultati ottenuti in ciascuna di queste aree.
Il 15-20% della popolazione mondiale è neurodivergente. Si stima che il 2% sia autistico. Nonostante molte persone autistiche siano talentuose, qualificate e desiderose di lavorare, solo il 29% delle persone autistiche lavora a tempo pieno. All’interno della forza lavoro autistica, la stragrande maggioranza è sottoccupata e svolge lavori per i quali è troppo qualificata.