Sempre più persone di tutte le età ricevono una diagnosi di autismo, o si auto-identificano come neurodivergenti. La maggioranza delle aziende non è preparata ad accogliere queste persone, ma dovranno necessariamente adeguarsi nel prossimo futuro.
È il momento giusto per giocare d’anticipo.
Sempre più persone e aziende optano per scelte sostenibili, dando priorità alle persone e al pianeta nella propria quotidianità e nell’ambiente lavorativo.
Clienti, dipendenti e stakeholder mostrano di apprezzare le aziende che incarnano valori di sostenibilità nella propria vision, investendo nel sociale e nell’ambiente.
Responsabilità e impegno sociale hanno un impatto anche sul rating ESG aziendale e garantiscono quindi vantaggi commerciali.
Le imprese con una cultura aziendale inclusiva hanno maggiori possibilità di:
Mettere le persone neurodivergenti nella condizione di lavorare al meglio, attraverso accomodamenti ambientali e supporti adeguati, consente loro di esprimere il proprio potenziale appieno, con risvolti positivi sulla produttività aziendale.
Le aziende che hanno adottato programmi di assunzione per la neurodivergenza riportano che i dipendenti autistici sono fino al 48% più produttivi dei loro colleghi; anche i team neurodiversi sono una risorsa preziosa, con un livello di produttività superiore del 30% a quello dei team composti esclusivamente da personale neurotipico.2
I dipendenti neurodivergenti sono leali e responsabili verso l’azienda e metterli nelle condizioni di lavorare al meglio riduce significativamente il turnover e i costi aziendali correlati; quando l’ambiente di lavoro non è inclusivo, invece, aumentano le assenze, i burnout e le dimissioni volontarie.3
Gli ambienti di lavoro inclusivi hanno un impatto positivo anche sul resto del personale e migliorano l’esperienza di tutti i dipendenti in azienda.4
Millenial e Gen Z, che entro il 2029 costituiranno il 72% della forza lavoro mondiale, dichiarano di preferire aziende che riflettano i loro valori personali di attenzione all’ambiente e al sociale. In un recente sondaggio, inoltre, il 53% degli intervistati della Generazione Z ha dichiarato di identificarsi con una o più neurodivergenze.
Con l’ingresso di un numero sempre maggiore di Gen Z nel mondo del lavoro, dunque, i datori di lavoro si troveranno presto di fronte alla sfida di offrire ambienti di lavoro inclusivi.
Fare dell’inclusività un valore aziendale rende più attraenti come potenziali datori di lavoro agli occhi di questi candidati.
Collaborare con un’impresa sociale è una strategia chiave per massimizzare il proprio impatto aziendale in termini di rating ESG (ambiente, sociale, governance). Un alto rating ESG attrae gli investitori, ha ripercussioni positive sul fatturato, sulla produttività dei dipendenti e sulla riduzione dei costi aziendali. 5
Nel 2020, Edelman ha pubblicato un rapporto sulla fiducia degli investitori istituzionali, che ha esaminato come cambieranno i criteri di investimento nel prossimo futuro. Stando ai risultati, un buon rating di diversity & inclusion inciderà positivamente sul prezzo delle azioni aziendali.
In media, gli investitori dei 6 mercati globali monitorano i KPI ESG (ad esempio le emissioni di carbonio, gli obiettivi di diversity & inclusion, etc.) per prendere decisioni di investimento informate su base continuativa.
In media, gli investitori dei 6 mercati globali ritengono che un alto rating di diversity & inclusion abbia un impatto positivo sul prezzo delle azioni di una società.
Dal 2011 a oggi sono stati varati 1.200 nuovi atti legislativi sul fronte sostenibilità e governance, con un aumento del 155% nell’ultimo decennio.6
A partire dal 2025, la nuova direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale imporrà a più di 50.000 aziende in tutto il mondo di divulgare i propri rating ESG.
Le nuove normative riguarderanno le aziende piccole, medie e grandi di qualsiasi settore.
I datori di lavoro che non prevedano accomodamenti ragionevoli per i dipendenti neurodivergenti possono essere esposti a controversie legali, è possibile evitare ripercussioni in termini di costi e reputazione creando ambienti di lavoro accessibili e inclusivi in primis.
In tutto il mondo esistono leggi a tutela dei disabili sul posto di lavoro e in alcuni Paesi europei, tra cui Francia, Germania e Italia, esistono quote percentuali obbligatorie sul numero di persone disabili da impiegare in azienda, in base al numero di dipendenti di quest’ultima.7
A partire dagli anni 2000, a seguito della diffusione delle conoscenze scientifiche su autismo e ADHD tra la popolazione, è cresciuto in maniera esponenziale il numero di persone di tutte le età in cerca di diagnosi.
Queste persone sono spesso altamente qualificate e hanno abilità specifiche connesse alla neurodivergenza che possono risultare particolarmente utili nel mondo del lavoro, ma le aziende, in genere, non sono in grado di fornire loro il supporto di cui necessitano. In un sondaggio condotto nel Regno Unito nel 2024, il 54% dei manager ha dichiarato di non sentirsi in grado di aiutare il personale neurodivergente sul posto di lavoro.27
1 ‘Fostering an Inclusive Culture is a Business Imperative Not a Trend’, Kim Lessley, Forbes (2020)
2 ‘Neurodiversity as a competitive advantage’, Robert D. Austin and Gary P. Pisano, Harvard Business Review (2017)
3 ‘ESG as a Workforce Strategy’, Marsh McLennan (2019)
4 ‘What Gen Z Entrepreneurs Want’, Forbes, Julie Kratz (Mar 2024)
5 Special Report: Institutional Investors US Results, Edelman Trust Barometer 2020, Edelman (2020)
6 ‘ESG regulations have increased 155% in the last decade’, Matt Mace, Edie (Jun 2023)
7 ‘Legislation in the Member States’, Compendium: Good Practice in Employment of People with Disabilities, European Commission
27 ‘Neurodiversity at work report 2024’, CIPD (Feb, 2024).
28 ‘Time trends in autism diagnosis over 20 years: a UK population-based cohort study’; The Journal of Child Psychology and Psyciatry (Aug 2021)
29 In 2005, the Centers for Disease Control and Prevention (CDC) estimated the prevalence of autism had gone up to 1 in 166 children. By 2021, their estimate went up to 1 in 44 children. Referenced in ‘Is Your Company Inclusive of Neurodivergent Employees?’, Harvard Business Review (Feb 2022)
30 ‘The Truth about ADHD and Autism: How Many People Have it, What Causes it and Why are Diagnoses Soaring?’ The Guardian Newspaper, Ian Sample (Jun 2024)
31 Gartner Unveils Top Predictions for IT Organizations and Users in 2024 and Beyond, Gartner (Oct 2023)
Le nostre pratiche interne, processi e politiche aziendali sono pensate per rispondere alle esigenze di team neurodiversi.
Fondata nel 2009, auticon vanta una lunga serie di successi nell’inclusione aziendale di personale neurodivergente. I membri del team dispongono di vasta esperienza nella selezione, supporto e impiego di personale neurodivergente in azienda, che metteranno a vostra disposizione.
Da 15 anni offriamo un impiego a tempo indeterminato a personale autistico formato nell’IT.
Siamo un’impresa sociale pluripremiata a maggioranza neurodivergente.
Siamo un’azienda multiculturale e multilingue che opera in 15 paesi che si sta espandendo su scala globale.